Martedì 1 Marzo – Presidio piazza Nettuno ore 17 – Nessuna campagna elettorale sulle vite dei/delle migranti

Continuano a chiamarla crisi. O comunque continuano a usare la parola crisi per farci accettare condizioni di povertà sempre peggiori.
Ma per ora la retorica dell’austerità e del “stringiamo la cinghia tutti insieme” non ha di certo favorito chi lavora o chi tenta di farlo; è stata
invece la scusa per far passare ristrutturazioni del mercato del lavoro portando più precariato e sfruttamento.
Gli attacchi costanti ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, alle libertà sociali sono funzionali a questo nuovo regime della precarietà diffusa.
I primi a farne le spese sono stati i e le migranti, su cui da anni agiscono quei dispositivi discriminatori che muovono a partire dalle linee del colore, del genere, dell'”etnia”.
Lo sfruttamento per loro è doppio: da un lato quello sul lavoro, che li condanna a mansioni “dirty, dangerous and demanding”, configurando un vero e proprio apartheid occupazionale; dall’altro, sulla loro pelle movimenti fascisti e xenofobi basano le loro politiche di discriminazione volte a una involuzione ancora più autoritaria delle società. L’accanimento verso la libertà di movimento, sotto tremendo attacco in Europa, è sintomo evidente di questa involuzione.
Rivendichiamo il diritto alla mobilità e vogliamo l’abolizione delle frontiere. In questi anni i migranti in Italia hanno sfidato la repressione, ancora più aspra nei loro confronti, autorganizzandosi per i propri diritti, in maniera autonoma, senza farsi comandare da partiti e partitini. Le volontà eterodirette di rappresentanza sono superate dall’organizzazione autonoma e autodeterminata dei migranti stessi.

Il primo marzo sosteniamo la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori migranti.

Contro precarietà, sfruttamento, contro tutte le frontiere, per un mondo di libere ed eguali!

Se c’è qualcuno da odiare questi sono sempre i padroni che minacciano licenziamenti e creano situazioni di lavoro umilianti. E con loro anche i tutti i politicanti di turno che speculano sui diritti civili e le lotte dal basso, dei migranti come delle donne come degli/delle omosessuali  per conquistare qualche briciola di potere o almeno sperare di assaggiarla.

Solidarietà con gli oppressi e i ribelli, odio e rabbia per padroni e cani da guardia
Tutte e tutti in Piazza del Nettuno il primo marzo alle ore 17!

Circolo anarchico “C. Berneri”, Bologna
circoloberneri.indivia.net