Nikos: una vittoria di tutti e per tutti

È finita. Dopo 31 giorni di sciopero della fame e un giorno di sciopero della sete, la strenua lotta di Nikos Romanos è finita. Si conclude, con una vittoria. Con un emendamento il parlamento, dopo aver rifiutato più volte la proposta, ha concesso a Nikos di poter frequentare i corsi all’università indossando un braccialetto elettronico. Questi i fatti. Sappiamo che questa è una vittoria di tutte e tutti coloro che in queste settimane, in tutto il mondo, si sono impegnati in varie forme di solidarietà attiva. Ci siamo sentiti vicini alla sua giusta rabbia e ferma determinazione, come anarchiche e anarchici, e abbiamo messo in campo anche qui a Bologna un presidio davanti al consolato greco così come i nostri compagni in altre parti della penisola, e a Istanbul, a Berlino, etc. Non si è trattato di una questione solo interna alla Grecia, ma di una battaglia da portare avanti ovunque: sotto attacco era lo stesso diritto all’esistenza di chi, privato della libertà dallo stato, si vede negato il proprio diritto all’istruzione. Uno stato che produce devastazione sociale creando povertà e disuguaglianze e che reprime ed imprigiona chi lotta per opporsi a tutto questo e costruire una società diversa. Non è un caso che proprio a Exarcheia, dove si sperimentano nel quotidiano forme di socialità differenti e di autogestione, si siano avuti gli atti di solidarietà più forti. In tutta la Grecia migliaia di studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori hanno occupato scuole, facoltà, camere del lavoro. La rivolta di Nikos è una rivolta contro la crisi che ci attanaglia, contro l’esistente e per la libertà di tutte e tutti. Per questo la vittoria di questa battaglia non è solo anche di tutti noi che l’abbiamo sostenuto ma anche per tutti coloro che si sentono soli, sopraffatti, sconfitti.
Riportiamo di seguito la lettera di Nikos al termine del suo sciopero della fame e della sete e ci uniamo al suo motto. Viva l’anarchia!

Dopo 31 giorni di lotta dura e tenace, finisco il mio sciopero della fame, dopo aver segnato una vittoria importante. L’emendamento votato in parlamento con me come unico destinatario, ha grandi differenze dagli annunci iniziali del Ministro della Giustizia che ha accettato infine le mie richieste, anche se questo comporta farmi “portare il braccialetto”.*
L’unica cosa certa è che questa vittoria è stata il risultato della pressione politica del popolo in lotta e dell’Anarchia, che sono indiscutibilmente i grandi vincitori morali, politici e pratici. La lotta rivoluzionaria multiforme e noi, come prigionieri politici, riemergono da questa lotta più forti di prima.
Alzo il pugno, invio i più cari saluti e il mio amore senza limiti a tutti i compagni che stavano al mio fianco.
Con tutti i mezzi!

SOLIDARIETA CON I PRIGIONIERI POLITICI

Viva l’anarchia

PS: Un testo dettagliato seguirà nei giorni a venire.
PS2: Vorrei ringraziare anche i medici ospedalieri che si sono rifiutati di piegarsi alle pressioni fatte dalla giustizia per quanto riguarda la mia alimentazione forzata, e che mi ha supportato al massimo delle loro possibilità.
* Non si tratta di un emendamento ad personam ma che riguarda tutta la categoria degli studenti-detenuti che il Ministro della Giustizia è stato costretto a emanare per accogliere le richieste di Nikos [NdT]