Sabato 12 gennaio ore 18: Presidio in solidarietà con la rivoluzione in Siria del Nord e con Eddi, Davide, Jek, Paolo e Jacopo sotto le due torri
Aderiamo e invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio in solidarietà con la rivoluzione in Siria del Nord e con Eddi, Davide, Jek, Paolo e Jacopo inquisiti dallo Stato per aver contrastato l’integralismo jihadista.
I compagni e le compagne del circolo anarchico Berneri
Giovedì 3 gennaio la Digos di Torino ha notificato a Eddi, Davide, Jek, Paolo e Jacopo, i cinque italiani che sono stati in Siria per contrapporsi all’Isis e al jihadismo e difendere la rivoluzione confederale del Rojava, la convocazione per l’udienza del 23 gennaio in cui sarà proposta la loro espulsione da Torino e l’applicazione della “sorveglianza speciale”, a causa della loro presunta “pericolosità sociale”.Se oggi schierarsi in prima persona nella lotta contro Daesh significa essere, in Italia, socialmente pericolosi allora dovremmo aspirare tutti ad esserlo.Proprio per questo da Bologna raccogliamo l’invito delle realtà solidali di Torino, che hanno individuato nella giornata di SABATO 12 GENNAIO 2019, un momento di solidarietà sul territorio nazionale a chi combatte l’Isis, rischiando la propria vita, proprio come è accaduto al volontario italiano delle YPG Giovanni Francesco Asperti, originario di Bergamo e noto con il nome di battaglia “Hiwa Bosco”, caduto il 7 dicembre 2018, lasciando a tutti e tutte noi un esempio di vita rivoluzionaria, passata a lottare al fianco del popolo curdo!Troviamoci tutti e tutte sotto le Due Torri per ribadire insieme e con forza che la lotta delle Ypj-Ypg, la lotta delle Forze siriane democratiche, la lotta degli internazionalisti di tutto il mondo non è socialmente pericolosa, ma giusta e necessaria.Come lo sono tutte lotte per la giustizia e la libertà.