Presentazione del libro “Viaggio attraverso Utopia” di Maria Luisa Berneri

VENERDI’ 8 LUGLIO, ore 18

Presentazione di Viaggio attraverso Utopia di Maria Luisa Berneri con Toni Senta.

Si tratta di una co-edizione Malamente e Tabor Edizioni, a cura di Antonio Senta, e pubblicato con il contributo dell’Associazione Amici dell’Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa. Viaggio attraverso Utopia inaugura la collana Inossidabili, dedicata ad autori e autrici che hanno contribuito al pensiero libertario e sovversivo, alla riscoperta di titoli poco noti o da tempo fuori catalogo.

Maria Luisa Berneri (Arezzo, 1918 – Londra, 1949), figlia di Giovanna Caleffi e Camillo Berneri, cresce in una famiglia anarchica nel pieno della lotta antifascista e dell’ascesa dei totalitarismi che funestano l’Europa tra le due guerre. Vive in esilio nella Parigi dei primi anni Trenta, per poi trasferirsi a Londra dove sposa l’intellettuale anarchico Vernon Richards, insieme al quale si dedica a un’intensa attività di giornalismo politico. La sua opera principale, Journey through Utopia,  edita nel 1950 a Londra, viene pubblicata in lingua italiana solo nel 1981 («a cura del Movimento anarchico italiano»).

“La stessa utopia ha tanti cerchi e bolge quanti il Paradiso e l’Inferno che Dante ha percorso con la guida di Virgilio. E Maria Luisa Berneri è la guida migliore per entrare in questa dimensione alternativa. In qualità di vecchio ricercatore sulle utopie ho una speciale predilezione per questa opera perché essa è lo studio più completo e penetrante su questo territorio ideale che io conosca, in qualsiasi lingua”

(Lewis Mumford)

“La nostra è un’epoca di compromessi, di mezze misure, di male minore. I visionari vengono derisi o disprezzati e “gli uomini pratici” governano la nostra vita. Non cerchiamo più soluzioni radicali ai mali della società, ma miglioramenti; non cerchiamo più di abolire la guerra, ma di evitarla per un periodo di qualche anno; non cerchiamo di abolire il crimine, ma ci accontentiamo di riforme penali; non tentiamo di abolire la fame, ma fondiamo organizzazioni mondiali di carità. In un’epoca in cui l’uomo è tanto attirato da ciò che è realizzabile e suscettibile di immediata realizzazione, potrebbe essere salutare esercizio rivolgerci agli uomini che han sognato Utopie, che hanno respinto tutto ciò che non corrispondeva al loro ideale di perfezione. Spesso ci sentiamo umili quando leggiamo di questi Stati e di queste città ideali, perché comprendiamo la modestia delle nostre rivendicazioni e la limitatezza della nostra fantasia” 

(Maria Luisa Berneri)