I MAGGIO 2011

APPUNTAMENTO DALLE ORE 16 IN PIAZZA DELL’UNITÀ A BOLOGNA
banchetti controinformativi + cibi e bevande + mostre + tanta musica

INDIGNARSI NON BASTA! PRENDIAMO LA VITA NELLE NOSTRE MANI!

Oggi, primo maggio, è giorno di festa dei lavoratori e delle lavoratrici, italiani e migranti.
Ma da festeggiare noi abbiamo ben poco! Abbiamo molto da incazzarci invece!

Siamo precari che dobbiamo fare tre lavori per arrivare a ottocento euro.
Siamo studenti che dobbiamo pagare rette e affitti sempre più alti.
Siamo operai in cassa integrazione.
Siamo lavoratori sottopagati a costante rischio di licenziamento.
Siamo donne che dobbiamo lavorare ben più degli uomini per non ottenere mai lo stesso salario.
Siamo migranti che senza un contratto di lavoro rischiamo l’espulsione, o la galera.
Siamo pensionati con quattro spiccioli in tasca.
Siamo tutti quelli con sempre meno diritti .
Siamo quelli che pagano costi sempre più alti.
Siamo quelli che vivono sulla propria pelle i tagli ai servizi sociali.
Siamo i ribelli a questo sistema vorace e antiumano.
E siamo anarchici.

In mezzo a questo quadro sociale dalle tinte sempre più fosche, noi notiamo però ribellioni aperte e segni di volontà di un cambiamento radicale.
Se alziamo gli occhi vediamo che mezzo mondo, dal Maghreb al Medio Oriente chiede libertà e giustizia sociale.
Anche da noi, pur nel silenzio dei media, si sviluppano lotte che rompono la passività di cui tutti sembriamo pervasi.
I Governi, qui e ovunque, rispondono a modo loro, con la repressione e la guerra. Mentre dall’Afghanistan alla Libia piovono le bombe occidentali, chi cerca rifugio in Europa viene respinto, bastonato, rinchiuso. Gli Stati provano a fermare ciò che non si può arrestare, terrorizzando ad arte la popolazione e innalzando muri sempre più alti.

È un ben triste primo maggio questo: la macelleria sociale avanza, proletari e ribelli marciscono nelle carceri, mentre i negozi cercano di rimanere aperti per rimandare di un giorno la crisi e a Roma beatificano il papa, segno del perdurare di un oscurantismo reazionario fuori dal tempo e da ogni logica.

Ma noi siamo ancora qui a dare voce al nostro bisogno di libertà, dignità e giustizia sociale.
E diciamo la nostra: non abbiamo fiducia nei partiti, né di un sindacato imbelle e corrotto.
Noi, sfruttati e oppressi di ogni colore dobbiamo fare da noi!
Cacciamo governo e padroni! Riprendiamo l’enorme ricchezza sociale, in mano ai pochi! Decidiamo noi come gestire le risorse del territorio! Autogestiamo la nostra vita!

Noi vogliamo che l’insoddisfazione nei confronti di questa società diventi rivolta cosciente e che la rivolta cosciente diventi volontà di rivoluzionare totalmente questo sistema.

IL NOSTRO PRIMO MAGGIO È TUTTI I GIORNI! È LOTTA QUOTIDIANA PER UN MONDO SENZA FRONTIERE, SENZA GALERE, SENZA IL POTERE!

Circolo Anarchico C.Berneri