Il 23 agosto 19127 Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti sono giustiziati sulla sedia elettrica.
La loro colpa? Essere stranieri, atei, anarchici: lottare in prima persona contro il capitalismo e le istituzioni degli Stati Uniti.
Lo scriveranno loro stessi: “Dai primi anni della nostra giovinezza fino al momento dell’arresto abbiamo dato tempo, lavoro e denaro da noi guadagnato con arduo lavoro all’educazione dei lavoratori”.
Una serie di iniziative e pubblicazioni ricordano in queste settimane il loro esempio. Ne segnaliamo alcune:
– mercoledì 23 agosto Via Sacco e Vanzetti, Viserba di Rimini, h. 18.00 Momento commemorativo a cura della Biblioteca Albert Libertad di Rimini
– giovedì 24 agosto ore 17 a Sulmona il Centro Studi Carlo Tresca organizza una tavola rotonda, a seguire proiezione del film Sacco e Vanzetti (1971) e chiacchierata con il regista Giuliano Montaldo
– venerdì 15 e sabato 16 settembre a Villafalletto (Cuneo) proiezione del film Les sauteurs (2016), presentazione della novità editoriale “La salute è in voi! Sacco, Vanzetti e la dimensione anarchica” e a seguire cena sociale, concerti e dj
– sabato 30 settembre ore 14 giornata di studi presso la Spazio sociale di mutuo soccorso Communia (via dello scalo di San Lorenzo 33, Roma), letture, cena conviviale e musica
Tra le tante pubblicazioni, da leggere è il recente: Ronald Creagh, Sacco& Vanzetti. Un delitto di stato, ZiC, Milano, 2017
“In quanto a noi, dateci O LIBERTA’ O MORTE!
Ora e sempre per la Rivoluzione Sociale.”
(Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti da “L’Adunata dei Refrattari”, New York, 10 febbraio 1923)