Solidarietà con gli anarchici bielorussi
In Bielorussia, in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 19 dicembre, e come già accadde per le elezioni governative del 2001 e del 2006, si assiste a un aumento considerevole della repressione del dissenso. Principali bersagli: attivisti sociali, anarchici, ecologisti, antifascisti.
Dal 3 settembre una sequela di arresti, perquisizioni e sequestri in diverse città bielorusse tenta di cucire la bocca al paese. Circa un centinaio di attivisti sono passati attraverso interrogatori del KGB, intimidazioni, violenze, perquisizioni ed arresti. Sono stati fermati anche coloro che semplicemente comparivano in una rubrica telefonica.
Il codice penale bielorusso tra l’altro è molto severo e limita notevolmente i diritti degli arrestati. Approfittando di una legge che consente di tenere delle persone in stato di arresto per 3 giorni consecutivi senza formulare un’accusa, le autorità hanno provveduto a ri-arrestare alcuni attivisti ogni 3 giorni, ogni volta in qualità di sospettati per casi diversi; anche da parte degli stessi avvocati è difficile ottenere informazioni.
Il pretesto dei primi arresti è stato il lancio di molotov contro l’ambasciata russa a Minsk avvenuto il 30 agosto e rivendicato da un sedicente, nonché sconosciuto, gruppo anarchico. Pochi giorni dopo è corsa voce di un attacco dello stesso gruppo ad un penitenziario, smentita persino dal direttore stesso della struttura.
Oggi sono in carcere 3 compagni. Nikolai Dedok, Aleksandr Frantskevich (a cui è stato persino impedito di incontrare la madre) e Maksim Vetkin sono tutti accusati dell’art. 339 p. 2 del Codice Penale bielorusso (“teppismo”, fino a 6 anni di detenzione), anche se arrestati per fatti accaduti in luoghi e momenti diversi. In ogni caso la gravità delle accuse non corrisponde ai fatti, e gli arresti indiscriminati stanno continuando.
Davanti a tensioni sociali crescenti, in Bielorussia come altrove, la risposta dello stato è sempre la stessa: una repressione violenta e dittatoriale, anche tramite montature e strumentalizzazioni.
I compagni e i familiari dei detenuti hanno indetto dal 10 al 13 dicembre delle Giornate di Solidarietà con gli anarchici bielorussi. I compagni e le compagne del Circolo Anarchico C. Berneri rispondono all’appello, come è stato per l’appello di ottobre.
Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti gli anarchici, antiautoritari, attivisti sociali arrestati.
Per la scarcerazione immediata dei compagni ancora in carcere e la cessazione della repressione.
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