SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE: PRESIDIO AL CONSOLATO GRECO

LORO LE FORBICI NOI IL SASSO

Contro i tagli al welfare e la repressione che colpiscono in Grecia e in tutta Europa rispondiamo all’appello dei compagni greci, con la SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE.

PRESIDIO AL CONSOLATO GRECO, via indipendenza 67/2 Bologna

SABATO 11 GIUGNO ORE 11.00

 

Tagli a stipendi, sussidi sociali, pensioni e borse di studio; i contratti scaduti non sono rinnovati, la disoccupazione dilaga. Con il pretesto della crisi i governi europei stanno procedendo a una macelleria sociale senza precedenti. In Grecia, come in Spagna, come in Portogallo, come in Italia questo è lo scenario presente e prossimo venturo. La risposta dei potenti alla crisi economica e finanziaria è la solita: lacrime e sangue per chi da sempre è sfruttato, a favore di quei pochi che la crisi l’hanno scatenata speculando sulle vite di quelli che considerano nel migliore dei casi “risorse umane” da impiegare nella folle corsa al profitto.

Le mobilitazione dei lavoratori, degli studenti e dei disoccupati vanno moltiplicandosi. In Grecia, Spagna e Portogallo centinaia di migliaia manifestano contro questa situazione che appare ormai irrecuperabile. Sono centinaia le mobilitazioni, grandi e meno grandi, che paiono scuotere alle fondamenta il sistema neo-liberista che è andato imponendosi.

In Val di Susa un vasto movimento popolare si oppone alla devastazione ambientale del treno ad alta velocità: opera inutile, distruttiva, lucrosa solo per la lobby che la costruisce. In queste settimane il presidio sorto alla Maddalena di Chiomonte vede la partecipazione di centinaia e centinaia di persone che si danno il cambio tra barricate, assemblee, cucina, musica, sperimentando una forma di socialità non mercificata.

La coscienza che il capitalismo non può essere discusso o mitigato ma solo distrutto sembra farsi strada prepotentemente.

Siamo coscienti che chi ci sfrutta, vedendosi alle strette, tenterà in ogni modo di rovinare il mondo lasciandosi solo macerie alle spalle; chi ha il potere non vi rinuncerà di certo facilmente. Ma questo non deve intimorirci; siamo noi, studenti e studentesse, stagisti, commessi, ricercatori e operaie, ovviamente precari e precarie ad avere le capacità e le conoscenze per costruire su quelle macerie una nuova società.

 

Assemblea di solidarietà internazionale

(tenutasi l’8 Giugno 2011 al Circolo Berneri )