Comunicato NoTav
Il 21 giugno 2016 si è svolta l’ennesima operazione repressiva contro il movimento NoTav da parte dei soliti magistrati e poliziotti.
In totale sono 23 le persone coinvolte, fra Valsusa, Torino ed altre città italiane, con 3 arresti al carcere delle Vallette, 9 domiciliari e obbligo di firma per i i/le rimanenti.
Le indagini (poiché come al solito, si parla di misure “preventive”) riguardano la giornata del 28 giugno 2015 quando, dopo un corteo popolare, con corde e rampini vennero abbattute le grate metalliche posizionate per sbarrare la strada alla manifestazione.
I reati di cui vengono accusati sono i soliti che, sempre uguali, vengono dati a qualunque oppositore politico: da resistenza aggravata al non rispettare gli ordini dell’ “autorità”.
A tutto questo dobbiamo aggiungere i soliti giornalisti che, sempre pronti a rispettare la privacy dei potenti, non si fanno scrupoli a sbattere in prima pagina i dati personali dei/lle NoTav.
L’accanimento dello stato contro valsusini e solidali è al limite della follia: un valligiano di 64 anni è stato incarcerato, mentre altre due, settantenni, hanno l’obbligo di firma, anche loro accusate di “lesioni aggravate” e “ordigni pericolosi”.
Questo attacco cieco che cerca di colpire nel mucchio è palesemente l’ennesimo atto politico che, anche se eseguito da magistrati ben contenti di reprimere e ingabbiare chi si ribella, porta la firma delle lobby del Tav, dal PD alle “Coop”, dalla Fiat e tutto il padronato industriale alle mafie degli appalti.
In ogni caso, non servirà a nulla: la solidarietà da tutta Italia e la volontà della Valle sono solo diventate più forti, e anche stavolta, chi guadagna dalla devastazione ambientale, dallo spreco di risorse collettive e dalla distruzione delle comunità, si trova davanti un’opposizione compatta e determinata.
Solidarietà attiva con tutti e tutte le NoTav
A Sarà Dura!