In Italia, dal 2001 in poi, la repressione rivolta ai movimenti sociali ha visto una forte acceleraione. Il fenomeno non è solo materia di tribunali, ma anche di politici e di media.
È tuttavia necessario considerare anche il piano giuridico, esaminando le evoluzioni dei dispositivi più usati contro le lotte sociali. “Costruire evasioni” si confronta con alcune inchieste giudiziarie e con le eterogenee pratiche di lotta e resistenza messe in atto dai movimenti.
Non ci troviamo in una situazione di emergenza democratica: la guerra senza quartiere al “nemico pubblico” è la regola di qualsiasi governo. Per questo preferiamo parlare di diritto penale del nemico.
Dal basso e dal ventre dei movimenti, non vogliamo dettare la linea, ma contribuire a inceppare il meccanismo repressivo.
Ne parliamo con il collettivo Prison Break Project, autore del libro (Be Press, 2017)