Giugno 2021
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A proposito di “Anarchismo sociale o anarchismo lifestyle” di Murray Bookchin.
Quando si vuole creare una “identità”, prima ancora di dire cosa è, si prendono le distanze dalle altre. Chiunque è però una “identità” molto complessa, per prenderne le distanze bisogna ridurla con schemi “etichettanti”, operazione che nella maggior parte dei casi significa stravolge completamente questa “identità” dalla quale ci si vuole distinguere. Quando poi queste identità sono pensieri politico-filosofici, le etichettazioni diventano spesso veri e proprie arbitrarie mistificazioni.Se da una parte è giusto e proficuo, e forse inevitabile, attingere al pensiero, alle parole, di qualcun altro, di chi ci ha preceduto, dall’altra, praticare i “distingui” per costruire un’identità tramite questi…
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Murray Bookchin
Anarchismo sociale o anarchismo lifestyleUn abisso incolmabile Una breve nota al lettore Questo breve saggio è stato scritto per affrontare il fatto che l’anarchismo si trova a un punto di svolta della sua lunga e turbolenta storia. In un periodo in cui la sfiducia popolare verso lo Stato ha raggiunto proporzioni straordinarie in molti Paesi; in cui la divisione della società tra una manciata di opulenti individui e ricche corporation contrasta fortemente con il crescente impoverimento di milioni di persone su una scala senza precedenti dal decennio della Grande depressione, in cui l’intensità dello sfruttamento ha costretto sempre più…
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Note critiche per un dibattito sugli usi civici e i beni comuni. Per l’autogestione
Vincenzo Talerico INTRODUZIONE Nell’attuale dibattito attorno alle tematiche degli usi civici e dei beni comuni, in alcuni casi abbinati al concetto di autogestione, spesso troviamo da una parte definizioni giuridiche “in corso di ridefinizione” e interpretazioni le più svariate, dall’altra norme che hanno eliminato i diritti di cui si parla e l’uso strumentale di alcune categorie concettuali rese all’uopo “vaghe”. Mi sembra, quindi, opportuno approfondire le tematiche e lo stesso concetto di usi civici e quelli ad esso collaterali, verificandone gli aspetti che storicamente hanno modificato le condizioni reali che questi concetti sottendono. Non c’è, infatti, solo un aspetto etimologico[1],…
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COMUNICATO DEL COMITATO CLANDESTINO RIVOLUZIONARIO INDIGENO-COMANDANCIA GENERALE DELL’ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE. MESSICO
5 OTTOBRE 2020 Al Congresso Nazionale Indigeno-Consiglio Indigeno di Governo Alla Sexta Nazionale e Internazionale Alle Reti di Resistenza e Disubbidienza Alle persone oneste che resistono in tutti gli angoli del pianeta Sorelle, fratelli, hermanoas Compagne, compagni y compañeroas I popoli originari di radice maya e zapatisti vi salutiamo e vi diciamo quello che è arrivato nel nostro pensiero comune, secondo quanto vediamo, ascoltiamo e sentiamo. Primo.- Osserviamo e ascoltiamo un mondo malato nella sua vita sociale, frammentato in milioni di persone estranee tra loro, impegnate nella propria sopravvivenza individuale, ma unite sotto l’oppressione di un sistema pronto a tutto pur di…
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RAOUL VANEIGEM
Ritorno alla base. Tesi e osservazioni sugli obiettivi della lotta in Francia Come risposta a una lettera proveniente dal Cile, dove la nuova coscienza sociale emergente ha dovuto, come dovunque, fare i conti con la pandemia virale aggiuntasi alla peste emozionale imperante, Raoul Vaneigem ha elaborato questo sintetico scritto per dare risposta ai molti interrogativi sorti o già esistenti.Considerando il testo in questione tanto attuale che importante, ve ne propongo la traduzione insieme a quella dello scambio epistolare che lo ha provocato.Sergio Ghirardi, 26 dicembre 2020 1. Lettera dal Cile A proposito del Cile di questi giorni, mi sembra che…
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Il “cittadino virtuoso”.
Norma dell’eccezione “Macchiavelli è diventato il modello del cittadino virtuoso, che alle democrazie odierne indica l’importanza dei valori repubblicani: la libertà e la capacità di sacrificarsi per il bene comune”. Carlo Ginzburg Non vi sono più dubbi sul fatto che la politica degli attuali Stati (i Principi) si basi sulla eccezionalità, sull’aver fatto diventare norma l’eccezione. Già nel “periodo” stragista con la conseguente “strategia della tensione” era palese, a chi aveva chiaro che la regia di quelle strategie e lo stragismo era (ed è) statale, che lo “stato d’eccezione” è “strutturale” alla cosiddetta “democrazia occidentale”. Anche la maggior parte delle…