Sabato 31 ottobre corteo antimilitarista La guerra è un crimine. Mai più divise!

noguerrarivoluzioneVenti di guerra. Venti che non hanno e non danno tregua. La pace per pochi è la disperazione e l’oppressione di tanti.
Anche il governo italiano porta l’elmetto e vuole sedersi al tavolo dei signori della guerra. Per questo sottrae alla ricchezza pubblica oltre 16 miliardi all’anno. Per questo conduce una guerra interna ed esterna contro chiunque metta in discussione gli assetti di potere.
Ancora oggi, come cent’anni fa, i territori dove il governo italiano vuole esercitare il suo potere sono la Libia e i paesi del corno d’Africa.
Nel ricordare Augusto Masetti, il soldato che per non partire per la guerra di Libia il 30 ottobre 1911 sparò al proprio colonnello all’interno della caserma Cialdini di Bologna, affermiamo con chiarezza che solo l’antimilitarismo è l’alternativa coerente a qualsiasi crimine contro l’umanità.
Antimilitarismo significa diserzione, sabotaggio, obiezione, opposizione e denuncia netta del sistema militare-industriale che si sviluppa attorno alla criminale politica militarista.
Contro la guerra esterna, contro la guerra interna diamo voce alla nostra avversione alle divise, alle caserme, agli eserciti!

I profitti di questo sistema si realizzano attraverso lo sfruttamento dei lavoratori coinvolti, il saccheggio delle risorse pubbliche, le manovre politico-affaristiche che alimentano dittature e regimi integralisti.
Per dare una parvenza “civile” al sistema militare il governo usa le truppe anche in supporto agli apparati repressivi delle varie polizie (5mila militari nelle vie e nelle piazze delle città per l’operazione “strade sicure”), svelando come il “fronte interno” sia parte integrante dei teatri di guerra. Ma per noi le uniche “strade sicure” sono quelle che non vedono circolarw uomini in divisa.
Lo Stato italiano è in guerra da molti anni su più fronti, dalla Somalia alla Bosnia, dal Libano all’Iraq, dall’Afghanistan alla Libia. Il governo statunitense da parte sua intende asservire ulteriormente i nostri territori con l’installazione del MUOS a Niscemi, mentre tra il 26 ottobre e il 6 novembre dalle basi sul suolo italiano si dispiegherà la Trident Juncture 2015 la più grande esercitazione NATO dalla fine della guerra fredda (38mila militari, 200 velivoli, 50 unità navali di 33 nazioni).

Così come continua in Sicilia la lotta a MUOS anche in altre parti d’Italia cresce l’opposizione al militarismo e alla Trident Juncture. In autunno sono previsti un campeggio antimilitarista in Sardegna, cortei a Trapani e a Napoli, varie iniziative a Torino, Firenze ecc.
Anche a Bologna facciamo sentire la nostra voce. Mettiamo sabbia nel motore del militarismo!

Militarizzazione e repressione sono gli aspetti che abbiamo immediatamente di fronte. A questo ci opponiamo con tutte le nostre forze per la nostra libertà e per la libertà di tutte e tutti.

Riprendiamo la lotta per costruire un forte movimento contro la guerra, per l’uscita dell’Italia dalla NATO, per lo scioglimento di quest’ultima, per la giustizia sociale, per il benessere per tutte e tutti..

Venerdì 30 ottobre ore 19 al Circolo Anarchico Berneri Roberto Zani e Carlo D’Adamo ci parlano di Augusto Masetti, il “soldato che disse no alla guerra”, e del suo gesto.

Sabato 31 ottobre al Circolo Anarchico Berneri ore 13:00 pranzo benefit per i lavori di ristrutturazione dei locali, ore 15:30 CORTEO antimilitarista fino alla caserma Cialdini (concentramento a porta s. stefano).

Viva Masetti, Abbasso l’esercito! Contro tutte le guerra, contro tutte le divise!
Circolo Anarchico Berneri, piazza di porta s. stefano Bologna